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@RLEU, DIAVOLO BUFFO - Eugenio de' Giorgi



Mercoledì 23 ottobre 2013, ore 21.00
Sala Polifunzionale - Università Cattolica del Sacro Cuore
Rassegna di Commedia dell’Arte – VI edizione


@RLEU, DIAVOLO BUFFO
 spettacolo teatrale


di e con Eugenio de’ Giorgi

Musiche di Luciano del Giudice

Introduce Anna Maria Testaverde, docente di Storia del Teatro e dello Spettacolo all’Università degli Studi di Bergamo

Il servo Zani (o Zanni) della tradizione buffonesca delle rappresentazioni all’improvviso, il villano Ruzante di Angelo Beolco, detto Ruzante; e Trappolino, Mezzettino, Trufaldino, Scapino, Sganarello, fino all’ “Arlechin” di Goldoni: sono altrettante facce, altrettante maschere di uno stesso personaggio, l’Arlecchino della Commedia dell’Arte; un buffone antico, un proto ­‐clown, straordinario giullare, servo furbastro, pezze al sedere e cervello fino, abilissimo nel cercar di accontentare quelli che sono i suoi bisogni primari: mangiare, bere e fare all’ amore. Sogna molto e immagina moltissimo: ingurgitare quantità enormi di cibi squisiti, bere botti di vino fino a scoppiare e amare dame bellissime, cortigiane, regine. E’ capace d’imprese oscene, ma mai volgari o pornografiche o disoneste. Nel suo mondo non esiste il concetto di moralità, ma non è mai malvagio né vizioso; ingannato e truffato è raramente vendicativo, né maligno; può prestarsi ad essere ruffiano, ma conservando sempre un’innocenza fanciullesca. E’ truffatore, ma pronto a farsi in quattro per servire anche più padroni, pieno di dignità e saggezza popolare, ma sboccato; persino capace di “pietas”, di malinconie improvvise e imprevedibili, ma bugiardo fino alla morte. @rleu, diavolo buffo è una narrazione, una giullarata, un’affabulazione sul personaggio, dallo Zanni al Ruzante, dall’Arlecchino seicentesco a quello nuovo di de’Giorgi, senza maschera, istrione contemporaneo, un diavolo buffo. Sette secoli di avventure prodigiose, una lunga favola senza fine. Il personaggio nasce, muta, si evolve, cresce, prorompe in un fantasmagorico fuoco d’artificio, entrando nella storia, ormai immortale. Giunto a noi da un tempo senza tempo, Arlecchino ci insegna che, in fondo, in ognuno noi c’è un po’ di Arlecchino: siamo tutti, ancora oggi, figli della Commedia dell’Arte, interpreti tutti dell’arte della commedia della vita. E’ uno spettacolo allegro, divertente, comicissimo, ricco di battute, di lazzi, di atteggiamenti mimici, di musica e canzoni, di mutamenti di maschere, di travestimenti in abiti femminili, di giochi, di parole, di “grammelot”, di sghignazzi: il tutto derivato direttamente da quella Commedia dell’Arte, che ha fatto conoscere e trionfare la nostra tradizione teatrale in tutto il mondo.

Eugenio de’ Giorgi
Attore, autore e regista, fonda nel 1997 a Venezia l'Associazione Teatrale Duende e dal 1999 assume la direzione artistica del Teatro Olmetto di Milano insieme a quella delle stagioni di prosa di alcuni Comuni della Lombardia, tra cui: Palazzolo sull'Oglio (BS) (stagioni 1999/2000, 2000/2001, 2001/2002), Chiari (BS) (stagioni 2000/2001,2001/2002), Polo Rocche Castelli Abbazie (stagione 2007), Festival dell'Arca a Venezia (2008).  Partecipa due volte all'Arlecchino d'Oro di Mantova: nel 1999 insieme a Dario Fo, Ferruccio Soleri, Marcello Bartoli ed Enrico Bonavera, quindi nel 2003 con il suo monologo Lo sghignazzo di Arlecchino. Organizza e partecipa a seminari e convegni sulla Commedia dell'Arte pressole principali istituzioni culturali europee. Con lo spettacolo Storia della tigre e altre storie (2002) si avvicina al teatro di Dario Fo e nel 2004, grazie all'interpretazione di Mistero buffo, viene consacrato dalla critica come suo "erede spirituale".  Nel 2005, con Foolforshakespeare, inizia la sua collaborazione artistica con il regista Massimo Navone.
Nel 2006 è ideatore di Deus ex Machina - progetto sulle relazioni tra le tre religioni monoteiste - il cui primo episodio è Venezia 1516, affittasi monolocale zona ghetto, che dopo il debutto al Teatro alle Tese Cinquecentesche della Biennale di Venezia, viene rappresentato al Piccolo Teatro Studio di Milano e a Londra al Riverside Studios.  La sua naturale continuazione è stato il Festival dell'Arca 2008, rassegna di culturaebraica di cui è direttore artistico, all'interno del quale ha rappresentato Chisimb'Arca, testo del filosofo ed ermeneuta biblico Haim Baharier.
Previsioni meteo: diluvio universale. The rise and fall of Gianpy, ovvero ascesa e caduta di Gianpiero Fiorani - ex amministratore delegato della Banca Popolare di Lodi -, spettacolo con cui debutta a Milano nel gennaio 2009 come autore ed attore, è il primo testo teatrale che si occupa di scalate finanziarie.  A Dicembre 2009 debutta al Teatro Franco parenti di Milano con lo spettacolo: Angelo Roncalli, in arte Papa Gioan, secondo episodio del progetto Deus ex Machina.