IL MIO, IL TUO TORMENTO, LE VOCI DI MEDEA
con Alessandro Chiaf, Ippolita Faedo, Claudia Guerrini, Antonio Palazzo, Chiara Pizzatti, Alessandro Usardi, Alessandro Zanetti
ricerca testuale e musicale Alessandro Chiaf
ricerca gestuale Ippolita Faedo
regia video Massimo Ferrarini
regia video Massimo Ferrarini
costumi e oggetti di scena Federico Ghidelli
collaborazione artistica Fabio La rovere
luci e suono Sergio Martinelli
collaborazione organizzativa Luigi Martinelli
collaborazione artistica Fabio La rovere
luci e suono Sergio Martinelli
collaborazione organizzativa Luigi Martinelli
“In quale luogo, io? È pensabile un mondo, un tempo in cui io possa stare bene? Qui non c’è nessuno a cui lo possa chiedere. E questa è la risposta”.
(Medea)
Strega, selvaggia, assassina…così Medea è stata consegnata alla vergogna della storia. Ma ascoltando le voci di chi l’ha “vissuta” e giudicata, si scopre una realtà celata, taciuta e volutamente dimenticata dalla versione classica del “mito”: Medea è una donna sola, innamorata, che diventa il capro espiatorio per i delitti commessi dalla società. La pièce, ispirata al romanzo di Christa Wolf “Medea. Voci”, mette in scena il confronto tra il “coro” della ricca e potente città di Corinto da cui emergono le voci dell’intolleranza, del pregiudizio, dell’opportunismo, della superstizione, della corruzione, della menzogna e la voce, sola e diversa, della straniera Medea: lo scandalo della verità.